Ciao! So che ci sarebbero mille questioni di dipartimento da discutere, ma questa mail è per invitarvi a un'iniziativa che stiamo organizzando (coi Corvi) mercoledì 17. Si tratta di una cosa molto interessante, sar presente come relatore uno studente laureato in sociologia alla Dhaka University del Bangladesh, che racconterà l'attuale situazione studentesca lì, dando uno spaccato delle problematiche e delle risposte date in termini di lotte non violente. E' un nostro amico del movimento dei Corvi delBangladesh, una persona davvero molto intelligente che sta anche coordinando progetti di riforestazione nella sua zona di provenienza (Sathkira), programmi di alfabetizzazione pe bambini, aiuto nelle zone rurali. Insomma, una di quelle persone che si dao da fare senza timore di sporcarsi le mani. Inoltre, sarà un'occasione per avere una percezione di una sensibilità e di una cultura differente, ma nelle aspirazioni di fondo iù simile di quanto si possa pensare. E noi antropologi lo sappiamo bene, dal momento che ovunque l'essere umano è tale.
Questo incontro inoltre si inserisce nel percorso di un progetto di lunga durata che sta prendendo piede in tutto il mondo, ovvero la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Un esperimento storico dal forte valore testimoniale, ma che soprattutto si pone egli obiettivi anche politici, e si propone di unire ovunque le persone che pensano in questa direzione, al fine di costruire effettivamente un sistema di cose differente. Partendo dal tema dell'armamentismo nucleare e dei rischi altissimi che stiamo correndo in questi termini, il progetto si concentra politicamente sulla forma di violenza più chiara e lampante che è quella fisica e legata alla guerra, espandendo poi la sua azione capillare ad ogni forma di violenza. E' per questo che oltre alle adesioni ufficiali d istituzionali che stanno arrivando, è indispensabile l'adesione delle singole persone, che è l'anima stessa della Marcia. Ed è anhe per questo che ci vedete spesso sbattuti a fare i banchetto di adesione all'ingresso della facoltà.
Per chi non la conoscesse, vi elenco punti programmatici che la Marcia si pone, e vi do l'indirizzo del sito da consultare.
• il disarmo nucleare a livello mondiale,
• il ritiro immediato delle truppe di invasione dai territori occupati,
• la riduzione progressiva e proporzionale delle armi convenzionali,
• la firma di trattati di non aggressione tra paesi, e
• la rinuncia dei governi a utilizzare le guerre come metodo di risoluzione dei conflitti.
http://www.marciamondiale.org/ Tutto questo era per darvi meglio il cotesto, se no non si capisce bene che diavolo è 'sta roba.
Utopico? Forse. Ma data la situazione conviene puntare in alto, molto in alto. E poi, come dicono gli amici bengalesi: "tutto è possibile"!
Basta con le pippe mentali!
Eccovi l'invito:
LA MARCIA MONDIALE
DAL BANGLADESH ALLA
SAPIENZA DI ROMA
esperienze studentesche a confronto
ESEMPI DI LOTTA NON VIOLENTA IN BANGLADESH.
UN MOMENTO DI INTERSCAMBIO E DI CONFRONTO TRA STUDENTI COSÌ LONTANI NEL TRASFONDO STORICO SOCIALE MA COSÌ VICINI NELLE ASPIRAZIONI PIÙ PROFONDE.
INTERVIENE:
MD. SAHADAT HOSSAIN, DHAKA UNIVERSITY,
BANGLADESH.
ASSOCIAZIONE UMANISTA “QUANTI EINSTEIN”, MOVIMENTO STUDENTESCO “I CORVI”.
MERCOLED’ 17 GIUGNO
AULA I – FACOLTA’ DI LETTERE E FILOSOFIA
ORE 14:30









